Concorso di progettazione
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
In collaborazione con l’Arch. Mario Moretti
Ragruppamento 3TI Progetti Srl, Seste Engineering Srl
Anno 2018 Luogo Roma (XI Municipio)
Concorso per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva relativa all’intervento “Riorganizzazione allestimento e valorizzazione del Museo delle Civiltà di Roma”.
Soluzioni progettuali proposte
L’aver riunito il Museo nazionale Preistorico Etnografico «Luigi Pigorini», il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari “Lamberto Loria”, il Museo nazionale di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, il patrimonio culturale dell’ex ISMEO-ISIAO ed il Museo nazionale dell’Alto Medioevo in un grande Polo Museale – il Museo delle Civiltà – ha creato un nuovo moderno centro d’eccellenza di livello internazionale deputato alla conservazione, alla ricerca ed alla valorizzazione di un ingente patrimonio italiano di interesse paletnologico, archeologico, demoetnoantropologico, storico ed artistico.
In accordo con quanto indicato nelle linee guida MiBAC, l’idea di museo delineata dal progetto, oltre che alla valorizzazione degli elementi fisici che lo costituiscono (edificio, spazi espositivi, dotazioni tecnologiche, impianti), mira al raggiungimento di obiettivi di qualità intesi come capacità di soddisfare le esigenze di gestione del museo stesso, di cura delle collezioni, di servizi resi al pubblico in termini di conoscenza, educazione, ricerca e studio. Quindi una struttura museale organizzata in modo da suscitare e soddisfare la domanda di cultura del pubblico, stimolandone il coinvolgimento anche attraverso processi multidisciplinari. Con una riorganizzazione dei percorsi che, all’interno di un “planning” delle collezioni, strutturano una rete di relazioni capace di ri-contestualizzare gli oggetti esposti utilizzando diverse chiavi di lettura/narrazione, sia mediante la collocazione geografica e storica, sia mediante l’individuazione di relazioni specifiche tra gli oggetti, i loro contesti, temi specifici, l’ambito territoriale.
Un museo flessibile, capace di mutare nel tempo in relazione al mutare delle esigenze e all’innovarsi delle tecnologie, funzionale, manutenibile, accessibile e soprattutto riconoscibile.
Nell’attuale contesto geopolitico in cui assistiamo a conflitti e scontri di civiltà sempre più accesi il MUCIV si deve porre come un importante istituzione pacificatrice, capace di mantenere vivo e fecondo il rapporto con le differenti culture del pianeta favorendo lo scambio e la diffusione di una conoscenza inclusiva, che vive e si rafforza nel contributo interculturale.